“Che lavoro fai? Il racconto di una professione” – Oggi ne parliamo con la collega Giulia La Rocca

20-09-2022 | STORIE

“Che lavoro fai? Il racconto di una professione” è una rubrica che dà la possibilità di raccontare il proprio lavoro e il percorso formativo e professionale. si tratta di un’occasione per conoscerci meglio e valorizzare le competenze e l’impegno che ognuno di noi mette quotidianamente in ambito professionale.

​​​Oggi ne parliamo con la collega Giulia La Rocca, Area Personale e Servizi della Centrale di Livorno Ferraris e Area HSE di staff.

​​​1. Come hai iniziato il tuo lavoro nel settore energetico?

Ho iniziato nel 2006 quando il team di progetto per la realizzazione della nuova Centrale di Livorno Ferraris stava cercando una risorsa da inserire nell’organico di cantiere in un contesto internazionale. Le traduzioni e l’interpretazione durante le riunioni erano all’ordine del giorno e anche focus della mia formazione universitaria; così è iniziata la mia esperienza a Livorno Ferraris.

​​​2. Raccontaci di cosa ti occupi e come si svolge la tua giornata tipo.

Il mio attuale lavoro si sviluppa in due ambiti principali: da una parte, quale Preposto al Personale e Servizi Generali mi occupo delle attività relative alla gestione delle risorse della centrale e dei servizi generali, quali la segreteria, l’amministrazione, la gestione di alcuni contratti di sito, i contatti con il territorio in supporto alla Direzione di impianto, ecc. Dall’altra collaboro con la funzione HSE per il coordinamento di attività quali la formazione, lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura della sicurezza, per progetti dedicati alla prevenzione e alla tutela della salute e dell’ambiente. Pertanto, le mie giornate sono molto varie, anche a seconda dei periodi dell’anno e/o delle scadenze mensili.

​​​3. Quanto ha contato la formazione nel tuo lavoro?

Direi molto: sono laureata in interpretazione di conferenza e le mie competenze linguistiche sono state fondamentali sin dall’inizio. I miei studi mi hanno portato anche ad approfondire aspetti legati, più in generale, alla comunicazione, alle relazioni interpersonali e alle peculiarità interculturali, competenze che tutt’oggi, giocano un ruolo chiave nella mia quotidianità professionale.

​​​4. Quali sono le principali sfide che hai affrontato da quando sei in EP Produzione?

Una sfida per me è rappresentata dalla partenza di nuovi progetti di sensibilizzazione e safety leadership, dove oltre agli aspetti più tecnici e procedurali, si agisce su componenti emozionali e comportamentali. Penso ad esempio al lancio del claim #abbicura, il motto associato al nostro impegno negli ambiti Sicurezza, Ambiente e Salute, con il suo riflesso anche sul modo in cui ci approcciamo al lavoro, all’utilizzo delle risorse aziendali e all’atteggiamento con cui ci rivolgiamo ai nostri colleghi. In un mondo ad alta velocità e sempre più supportato, fortunatamente, da tecnologie all’avanguardia, riuscire a toccare il cuore delle persone, non è mai scontato.

5.Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Uno degli aspetti che apprezzo di più è la costante opportunità di imparare da ogni collega con il quale lavoro e da ogni progetto al quale mi dedico: ovunque emergono occasioni di crescita e di conoscenza, anche di sé stessi. Sono molto grata di far parte di un’Azienda che investe così tanto nella cultura della sicurezza, della cura e dell’interdipendenza.
Anche il rapporto con i miei colleghi è un aspetto prezioso del mio lavoro: con molti di loro ho iniziato a collaborare quando a Livorno Ferraris non erano iniziate neanche le attività di costruzione, per cui abbiamo condiviso davvero tante esperienze e tante sfide. Per certi versi, professionalmente, siamo cresciuti insieme, ognuno per le proprie mansioni.